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Grazie Benny Pilato la tua gioia dev'essere d'esempio!

La maggior parte delle persone non capisce bene come si arrivi alle prestazioni di massimo livello.
Il pensiero non è vincere a tutti i costi, come se fosse un' ossessione accecante, oppure vedendo i propri avversari come nemici.
Le persone che vivono così la competizione tendono ad essere disposte a tutto, sono capaci di arrivare all'imbroglio e di estremizzare così ogni situazione.
La vera grandezza generalmente deriva dal rispetto della fatica, del lavoro, dello sport che si pratica e degli avversari.

La vera grandezza riguarda:
-Essere ossessionati dal processo e non dal risultato.
-Essere in grado di attivare la modalità "agonistica"... ma poi disattivarla quando si gioca a padel con gli amici o a ping pong con propri figli.
-Essere capaci di creare una distanza tra i ruoli, quando si è atleti in competizione e quando si è persone nella quotidianità.
-Un sano equilibrio tra la vita reale e la vita agonistica.
-Perseguire uno sport principalmente per amore e passione, piuttosto che per paura di perdere, deludere gli altri o di non essere abbastanza bravo.
-Rispettare tutti gli avversari e tutte le regole.

Troppo spesso si crea una caricatura su cosa significhi essere un grande agonista. La maggior parte delle volte quella caricatura è sbagliata. La grandezza reale è diversa.
Certo, ci sono delle eccezioni, ma essere vincenti nell'agonismo non sempre significa essere vincenti nella vita.

Guardiamo a coloro che in gara fanno le cose nel modo giusto, interpretando il loro ruolo del momento con la giusta misura.
Le narrazioni di chi, magari con un microfono in mano, pubblicizza sciocchezze, lasciamole passare.